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il Microbiota può determinare e/o acuire
Il conseguimento di uno stato di salute più elevato si può raggiungere con interventi mirati e a volte anche a condizione di impegnarsi in un processo che coinvolge la nutrizione, il movimento fisico ed il benessere sia fisico che mentale.
É esperienza diffusa, ad esempio, che tutte le diete dimagranti sicuramente danno risultati apprezzabili ma nel momento in cui sono interrotte in un tempo, variabile per ognuno, il peso perso viene inesorabilmente recuperato, per cui i sacrifici affrontati non possono rendersi garanti di un risultato che dura a tempo indeterminato.
Partendo da questo assunto la Metagenomica costituisce il punto di partenza indispensabile per definire un corretto stile nutrizionale. Il test Metagenomico consente, infatti, di poter ottenere la valutazione qualitativa e quantitativa del Microbiota intestinale tramite sequenziamento del DNA effettuato su un campione fecale. In questo modo é possibile individuare il percorso tipizzato di ognuno in ambito nutrizionale, e quindi possibile individuare la predisposizione ed i fattori di rischio nei confronti di patologie come quelle autoimmuni o cardiometaboliche o neurodegenerative. Quindi, non l’ennesima dieta in grado di realizzare un risultato limitato nel tempo e fine a se stesso, ma un viatico in grado di realizzare un modello di vita indirizzato alla salute.
Proprio per questo la Metagenomica (studio del microbiota) si rivolge non solo a coloro che vogliono ottenere il peso forma ma a tutti quelli che desiderano intraprendere un percorso in grado di migliorare la qualità della propria vita e mantenere a livelli elevati lo stato di salute.
Lo studio del Microbiota Intestinale è un argomento non solo attuale ma che può aprire un approccio nutrizionale innovativo ed in grado di affrontare positivamente una serie di condizioni fisiologiche e patologiche, è stato infatti dimostrato il suo coinvolgimento nella protezione contro agenti patogeni, nella modulazione del sistema immunitario e nello sviluppo delle situazioni fisiologiche, subpatologiche e patologiche.
1) patologie intestinali.
Sempre più diffuse le patologie intestinali vanno da stati di gonfiore post-prandiale al reflusso gastro-esofageo, dalla stipsi ad eventi diarroici ripetuti, dalla SIBO (sovracrecita batterica nell’intestino tenue) all’IBS (sindrome da intestino irritabile), dal morbo di Crohn alla rettocolite ulcerosa.
2) patologie extra-intestinali.
Comprendono la quasi totalità delle patologie dalle autoimmuni (tiroidite di Hascimoto, fibromilagia, celiachia, …) alle metaboliche (diabete, dislipidemie, ipertensione, …) alle neurodegenrative (come Schizzofrenia, Depressione, Parkinson, …) a quelle respiratorie (come Allergie, Asma, …) ad innumerevoli altre condizioni. In definitiva il Microbiota Intestinale, pur non potendone essere considerato la causa, é, sicuramente, un cofattore importante in tutte le condizioni patologiche extraintestinali.
Genomica della Nutrizione
Conoscere, quindi, il Microbiota di un paziente significa:
- impostare un’alimentazione tipizzata sulle reali esigenze;
- lavorare in prevenzione su molte patologie.
Sulla base di queste conoscenze e dell’anamnesi dettagliata del paziente viene stilata una mappa delle idoneità alimentari, ovvero della tollerabilità mostrata dall’organismo nei confronti di ogni alimento (dalle spezie ed erbe aromatiche alle carni ai pesci o ai differenti tipi di carboidrati).
La mappa costituisce il perno ed il punto focale su cui si stila la dieta vera e propria che, quindi, più che puntare al calcolo calorico (del quale pure si ha considerazione) si basa sull’utilizzo dei singoli alimenti tenendo a bada quelli poco idonei ed in grado di favorire sia l’aumento di peso che il peggioramento di stati patologici o sub-patologici, e favorendo il consumo di quelli che migliorano il metabolismo personale e favoriscono il conseguimento di un migliore stato di salute fornendo all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita.
Ogni alimento viene inserito valutando non solo di ciò di cui è composto (percentuali di carboidrati, proteine grassi, vitamine, oligoelementi,..) ma anche dei meccanismi biologici e, soprattutto, degli effetti che ha sul Microbiota ricordando che
“Noi siamo ciò il Microbiota metabolizza di ciò che mangiamo”
ovvero tutto ciò che noi ingeriamo, dopo un complesso iter biochimico, non solo diviene il nostro sangue, le nostre ossa, i nostri muscoli, i nostri organi, condiziona il metabolismo intermedio ed è causa diretta di salute o di malattia ed influisce direttamente nella composizione del Microbiota Intestinale.
In definitiva viene trasformato in realtà quando già espresso da Ippocrate, padre della medicina:
“Sia il cibo la tua medicina sia la tua medicina il cibo”
Un approccio nuovo e rivoluzionario al tema dell’alimentazione ma basato su solide basi scientifiche dalla genetica, alla immunologia, alla biofisica ed alla biochimica degli alimenti.
Ma la Genomica della Nutrizione non si limita ad individuare l’alimentazione tipizzata per ognuno ma, al fine di interagire e sinergizzare con le risorse biochimiche dell’organismo per favorire lo stato di salute al trascorrere del tempo, è stato organizzato per seguire il paziente, registrando i progressi ottenuti in tutti gli ambiti, dalle variazioni ponderali e volumetriche, al cambiamento dei valori negli esami di laboratorio o al riscontro della soluzione totale (ove possibile) o parziale di problematiche a carico dell’apparato digerente (disbiosi, reflusso gastro-esofageo, sindrome del colon irritabile,…) o a carico di stati patologici tra i più diversificati.
Lo studio del microbiota e la correzione di eventuali disequilibri, ci ha portato in questi anni a vedere numerosi pazienti risolvere situazioni di patologie infiammatorie e ridurre notevolmente anche patologie autoimmuni come la psoriasi.